Questo articolo è molto particolare e spero sia il primo di tanti! Intervisto Giulia, una mamma bilingue italiano-inglese che ha scelto di scrivere un bellissimo libro bilingue che ho acquistato e che vi consiglio: "Yummy Yummy, Gnam Gnam".
Iniziamo con l'intervista a Giulia e scopriamo di più sulla sua esperienza di bilinguismo e di scrittrice per l'infanzia bilingue.
Giulia, innanzitutto: chi sei, come ti chiami, di dove sei e quanti anni hai?
Giulia Zanetti Donadio. Sono metà americana e metà italiana e ho 30 anni.
Parlaci un po' di te...
Sono nata negli Stati Uniti e quando avevo 1 anno mi sono trasferita in Italia in Provincia di Varese. Lì ho avuto la fortuna di studiare in una scuola europea, dove studiavo in inglese e dove ho imparato anche francese e spagnolo. Dopo il diploma mi sono laureata in comunicazione all'università degli studi di Milano. A 23 anni mi sono sposata e ho poi lavorato come assistente legale marchi in Svizzera. Nel 2018 è nata la mia prima bimba e ho deciso di prendermi una pausa dal lavoro.
Con mia figlia ho parlato fin da subito solo in inglese così da farla crescere bilingue. Nel 2019 è nata la mia seconda figlia e nel 2021 il mio terzo figlio. Da 3 anni ci siamo trasferiti in Molise e qui mi è venuta l'idea di scrivere un libro bilingue per i più piccoli.
Parli sempre solo inglese con i tuoi bambini?
Si, da quando sono nati ho sempre parlato solo in inglese, se mi rispondono in italiano io ripeto quello che mi hanno detto in inglese.
Qual è la lingua primaria di comunicazione della vostra famiglia?
Non saprei (ahah) credo sia più o meno metà e metà: io parlo in inglese con i bimbi, loro mi rispondono quasi sempre in inglese, mio marito parla in italiano con loro, le mie due figlie (mio figlio, il più piccolo, ha 1 anno e ancora non parla tanto) si parlano un pochino in inglese e un pochino in italiano fra di loro. Io e mio marito ci parliamo in italiano.
Hai vissuto esperienze di rifiuto dell'inglese da parte dei tuoi figli?
Finora no. In realtà la mia figlia più grande ha rifiutato l'italiano fino a 3 anni e mezzo. Siccome non lavoravo e lei stava a casa con me, ha imparato prima l'inglese, e quando ha iniziato l'asilo a 3 anni per quasi tutto il primo anno non ha mai parlato in classe. Con mio marito rispondeva in inglese quando lui le parlava in italiano. Negli ultimi 6 mesi ha fatto tanti progressi con la lingua italiana e ora la parla bene. Ma credo che questo suo iniziale rifiuto dell'italiano sia dovuto anche dal fatto che è una bambina molto timida e introversa.
Per te è difficile parlare inglese quando sei circondata da italiani che parlano italiano?
Diciamo che sono stata sempre abituata fin da piccola a parlare inglese in Italia perché mia mamma mi ha sempre parlato in inglese e con le mie amiche di scuola parlavo in inglese quando uscivamo. In ogni caso mi ha fatto un po' strano inizialmente farlo con i miei figli in pubblico, ma dopo poco mi sono abituata.
Tu (e anche tua madre) hai mai subito critiche per la scelta di parlare in inglese ai bambini?
Mia madre credo sia stata criticata meno perché lei è madrelingua americana e l'italiano l'ha imparato da adulta quindi non lo parla perfettamente come l'inglese. Io invece ho subìto diverse critiche, sì! La pediatra mi disse una volta che non aveva senso che parlassi a mia figlia in inglese perché abitiamo in Italia (questo era quando mia figlia era nella fase di rifiuto dell'italiano). La maestra dell'asilo anche mi disse che forse dovevo parlare più italiano a casa per aiutarla ad impararlo. Ma io non le ho mai ascoltate perché sapevo che stavo facendo la cosa giusta. In generale noto che le persone sono spesso sorprese dal fatto che parlo in inglese ai miei figli perché sentono che so parlare bene italiano e quindi non capiscono il motivo.
Cosa pensi dell'insegnamento dell'inglese nelle scuole italiane?
Non avendo frequentato la scuola italiana non ho avuto esperienza diretta con i metodi di insegnamento. Ma da quello che ho sentito da amici e conoscenti so che a volte ci sono purtroppo maestre che non hanno una conoscenza ottima della lingua e quindi insegnano cose sbagliate. E poi credo che in generale l'insegnamento sia troppo incentrato sulla grammatica, e che quindi le persone escono dalla scuola con una buona conoscenza grammaticale ma che non sanno parlare l'inglese. Questo lo trovo un po' assurdo perché le persone madrelingua inglesi spesso nemmeno conoscono la loro grammatica. Per imparare una lingua, a mio avviso, bisogna sentirla e parlarla; da lì poi si può imparare il resto.
Perché hai deciso di scrivere un libro bilingue? Come è nata l'idea e perché proprio a tema cibo?
Ho deciso di scrivere un libro bilingue per diversi motivi. Il primo perché semplicemente ho visto che non c'era una grande selezione di libri bilingue inglese/italiano di qualità. Secondo motivo perché volevo creare qualcosa che normalizzasse il bilinguismo ai miei figli e terzo per sfruttare il fatto che sono bilingue e quindi posso scrivere in entrambe le lingue perfettamente.
L'idea è nata da mia figlia, che ai tempi aveva 2 anni e diceva sempre "yummy yummy e gnam gnam" quando mangiava. Allora ho pensato che usare queste due parole in modo ripetitivo potesse essere carino per i bambini bilingue. A questo punto sapevo che il tema sarebbe stato "cibo" e quindi ho deciso di fare il libro sui pasti della giornata. Inizialmente volevo creare un libro con le finestrelle che quindi avrebbe avuto un piatto vuoto che poi si apriva per rivelare il cibo sotto. Purtroppo con Amazon non è possibile fare i libri in cartonato con finestrelle e non ho trovato una casa editrice, quindi l'ho dovuto fare senza le finestrelle. Ho pensato poi di aggiungere la ricetta alla fine per creare un'attività da far fare insieme ai bambini e ai genitori bilingue.
Ringrazio Giulia per essersi resa disponibile a 'giocare' con me a fare questa intervista. Leggere la sua esperienza di bilinguismo, passato addirittura da una generazione all'altra, è davvero interessante e utile per chiunque desideri intraprendere un percorso di bilinguismo in una famiglia italiana oppure che ha già vissuto un'esperienza di bilinguismo in famiglia e non sa come portarla avanti con i propri figli.
Ovviamente ti consiglio di leggere il libro di Giulia Donadio (scritto con Maria Fernanda Azevedo) che non solo è davvero ottimo per imparare le frasi della routine dei pasti in inglese e in italiano ma ha anche una grafica e dei colori bellissimi e accattivanti. Clicca qui per acquistare il libro e contribuire al viaggio di Giulia e di tanti piccoli bilingue!
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