Questo articolo fa riferimento a un video di TedX. Se non conosci TED ti consiglio di cercare i video di queste conferenze su YouTube perché sono interessantissime e si possono trovare in varie lingue poiché si tengono in diversi paesi del mondo a scopo divulgativo. Molte di queste conferenze sono brevi e facilmente fruibili come un podcast durante una passeggiata o in viaggio verso l'ufficio!
Questa conferenza in particolare si intitola "Creating Bilingual Minds" ed è tenuta dalla dottoressa Ferjan Ramirez che lavora presso i-Lab dell'Università di Washington.
Ferjan Ramirez ha origini slovene, vive negli Stati Uniti dove parla correntemente inglese e ha sposato un ispanofono! Non c'è da stupirsi quindi che i suoi studi siano dedicati alla ricerca sul bilinguismo e sulla risposta neurologica nei bambini bilingui.
Nella sua conferenza la dottoressa sfata alcuni miti sul multilinguismo nei bambini. Innanzitutto i piccoli bilingui non sono più lenti a imparare una lingua. Se si compara la quantità di parole conosciuta in una singola lingua da un bambino bilingue rispetto a quella conosciuta nella stessa lingua da un bambino monolingue sarà certamente inferiore, ma se si contano tutti i vocaboli che il bambino bilingue conosce nelle due lingue a cui è esposto il numero di parole sarà uguale se non superiore a quello in cui è competente il bambino monolingue.
I piccoli bilingui sono anche abili code switcher cioè sanno passare da una lingua all'altra e sfruttare vocaboli o strutture di una lingua nell'altra con grande competenza. Il loro mix non è casuale! Ferjan Ramirez fa un esempio concreto: suo figlio spesso usa il termine sloveno per "doccia" anche all'interno di frasi in inglese, probabilmente perché fa spesso la doccia con la mamma che lo espone alla lingua slovena; ciò che sorprende è che il bambino usa il termine in modo corretto anche a livello grammaticale, inserendolo nella forma corretta (di "stato in luogo" o di "moto a luogo", una distinzione presente nella declinazione dei nomi in sloveno). Non si può certo dire che il bambino sia confuso, anzi! Dimostra flessibilità mentale e capacità linguistiche elevate!
Inoltre la dottoressa Ferjan Ramirez cita il suo studio sul cervello di bambini di 11 mesi, bilingui e monolingui. La corteccia prefrontale, che ha la funzione di concentrare l'attenzione verso una determinata attività o di farci passare da un compito a un altro in modo flessibile, nei bambini bilingui ha una risposta più forte di fronte a stimoli linguistici. È probabile dunque che il passaggio costante da una lingua all'altra sia un ottimo esercizio cerebrale. Questa "ginnastica" mentale lascia segni sul cervello già a 11 mesi, quando i bambini a stento sono in grado di parlare.
Lo studio di i-Lab (il laboratorio di ricerca dove opera Ferjan Ramirez) sta dunque mostrando che i neonati sono perfettamente in grado di apprendere due lingue contemporaneamente e che il bilinguismo stimola positivamente la loro attività cerebrale!
Lascio qui il link al video: Creating Bilingual Minds
Enjoy!!
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